Identità dell'Istituto tra tradizione e innovazione

RAVELLO

Oggi destinazione turistica e culturale, raffinata ed internazionale, con una popolazione di circa 2.475 abitanti, fu fondata nel V secolo come rifugio dalle scorrerie dei barbari, che segnarono la fine dell'Impero Romano d'Occidente. Deriva il suo nome, secondo la tradizione, dal latino Rebellum, ossia “ribelle”, in riferimento alla ribellione che si realizzò contro il Ducato di Amalfi.

La cittadina presenta quattro frazioni: Castiglione, Monte, Sambuco e Torello; fu sede vescovile e raggiunse il suo massimo splendore dopo il IX secolo, sotto la Repubblica marinara di Amalfi ed il Principato di Salerno. In questo periodo i signori di Amalfi vi costruirono splendide ville, dove godere la frescura della collina.

A seguito delle devastazioni arrecate dalle guerre contro i Pisani, a partire dal XIV secolo, molti dei suoi abitanti si trasferirono a Napoli e dintorni, determinandone la decadenza, durata sino alla fine del XIX secolo.
Nella Villa Episcopio alloggiò il Re Vittorio Emanuele III, durante la primavera del 1944, quando il governo d'Italia era insediato a Salerno, e qui affidò la luogotenenza al figlio Umberto. L'UNESCO dal 1996 ha dichiarato Ravello, assieme alla Costiera Amalfitana, patrimonio dell'umanità.

Il suo famoso Festival della Musica si è avvalso, per anni, della consulenza artistica di Roman Vlad, che ha impresso alla rassegna un segno di originale qualità. Per anni Wagner è rimasto nume tutelare del festival ed è tuttora l‟evento sinfonico più atteso di ogni edizione.

La manifestazione, oggi, offre al pubblico una programmazione artistica ricca di novità e proposte originali, con oltre sessanta eventi tra concerti, danza, teatro, letteratura, scienza mostre e convegni.

 SCALA

E' la città più antica della Costa d‟Amalfi e conta circa 1542 abitanti. La sua nascita viene attribuita ad un leggendario naufragio di nobili romani in viaggio verso Costantinopoli. Scampati ad una tempesta, si misero in salvo rifugiandosi sui Monti Lattari, fondando il primo nucleo abitato.

L'affermarsi del patriziato urbano portò la città ad arricchirsi di palazzi nobiliari, monumenti e numerose chiese.
Il suo insediamento urbano interno, di chiara origine medioevale, si articola in sei borgate: Scala centro, Pontone, Minuta, San Pietro in Campoleone, Santa Caterina e Campidoglio. Ogni contrada si raccoglie attorno alla sua chiesa parrocchiale, ciascuna con la sua singolarità architettonica ed il suo fascino.

Il monumento dedicato alla memoria delle vittime del terribile 11 settembre 2001 a New York ha visto negli anni precedenti il nascere della manifestazione “Scala incontra New York” con la partecipazione di importanti personalità della musica, dell‟arte e della cultura in genere.
Rappresenta tutt'oggi un'importante opportunità di riflessione politica e religiosa.

 

Notizie

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18 Ott, 2018

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dott. ssa Evelina Annarumma

 

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